“A questo punto chiedo anche a Stefano Minerva di fare ciò che ho chiesto a Riccardo Rossi: fare tutto il possibile per ottenere subito gli indennizzi. E questo perché leggo curiosissime opinioni contrarie. Si ritiene infatti che Tap debba risarcire un danno ma nell’attesa che un Tribunale eventualmente lo sancisca si rinuncia per dispetto a percepire l’indennizzo. Ma dispetto a chi? A Tap? Gli fanno solo un favore. A volte in politica succedono cose che nella vita di ogni giorno o per le cose di casa nostra non ci si sognano nemmeno di pensarle”.

“Il gasdotto è terminato, tra qualche settimana si apriranno le valvole e ascoltiamo dal fronte salentino parole che servono a mettere su un’inedita alleanza, quella tra Tap e no-Tap. Rinunciare infatti agli investimenti promessi da Tap e Snam non ha giustificazione e rappresenta solo un favore ai bilanci di queste due società energetiche.
Se sia plausibile la domanda di risarcimento del danno causato dalla realizzazione del gasdotto, lo dovrà stabilire un Tribunale e non una dichiarazione alla stampa.
Certo, potrei limitare il mio interesse alla richiesta di compensazioni per i comuni della mia provincia, magari approfittando dell’incertezza salentina, ma sono un amministratore regionale – sia pur eletto a Brindisi – che non può evitare di occuparsi di occasioni di sviluppo riguardanti altri territori pugliesi, perché siamo sempre sulla stessa barca.
Per questi motivi chiedo anche al Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, di convocare Tap, Snam e tutti i soggetti economici interessati all’opera, per definire con rapidità il programma degli investimenti, così da impedire malaugurati disimpegni in danno dei cittadini pugliesi”.