Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Il DG del Policlinico Giovanni Migliore avochi a sé la questione dello screening neonatale super esteso per 61 malattie. Siamo i primi in Italia per legislazione in materia di diagnosi neonatale, ossia i politici che fanno il loro dovere, ma per la parte riguardante il Policlinico, ossia gli atti per eseguire la decisione politica, non riusciamo a partire, con la conseguenza che ogni giorno di ritardo si porta dietro il rischio di una diagnosi e una cura tempestiva in meno.
Dopo l’approvazione delle vaghe leggi regionali in materia, abbiamo svolto ben quattro riunioni della Commissione bilancio per spronare le strutture tecnico-amministrative del Policlinico a fare al più presto, fornendo tutto il nostro supporto nel risolvere eventuali criticità. Nella seduta del 3 aprile scorso, i rappresentanti del Policlinico ci avevano assicurato l’avvio del servizio per l’1 giugno 2023, dopo aver adempiuto alla sottoscrizione del contratto per l’acquisto di quattro nuovi spettrometri. In sede di verifica su tale adempimento, nella seduta della Commissione di ieri, è venuto a galla il ritardo – giustificato da vari motivi anche plausibili – e dunque il rinvio al 1 settembre.
Ovviamente non possiamo far altro che attendere, nella speranza che il 1 settembre sia quello giusto per la piena funzionalità delle apparecchiature e che nel frattempo il DG risolva, magari interloquendo con la Regione, i problemi di personale e di rimborso dei costi, posti all’attenzione della Commissione ma allo stato mai segnalati con le più giuste formalità all’Assessorato regionale alle politiche della salute, che ne ha piena competenza.
Si spera che tutto ciò avvenga nel più breve tempo possibile, perché un ulteriore rinvio nell’avvio del servizio – magari pur ben motivato – apparirebbe ai cittadini come un alibi o un’attestazione d’inefficienza: e ciò nel caso del DG del Policlinico mi sembrerebbe alquanto ingiusto”.