“La V commissione ha accolto la mia proposta di verificare l’impatto amministrativo del Piano paesaggistico sul Piano di assetto idrogeologico, Piano della costa, Piano di tutela delle coste basse, Programma frane e versanti, Piano dei trasporti, Piano di tutela delle acque, Piano d’ambito del servizio idrico integrato, Piano dei rifiuti, Piano regionale delle attività estrattive, Piano energetico ambientale regionale e su tutti i piani e programmi regionali potenzialmente idonei ad interferire con le previsioni del PPTR.”
“Pur riconfermando tutti i problemi in materia di edilizia privata, reputo necessario aprire una grande finestra sul tema delle opere pubbliche e di interesse pubblico al cospetto delle previsioni del Piano paesaggistico. È per questo che avanzato una richiesta di verifica sulla sussistenza di eventuali incoerenze e contraddizioni tra piani regionali, alcuni dello stesso livello del Piano paesaggistico o addirittura sovraordinati, così da evitare che tra qualche mese si possa scoprire che una pianificazione, una programmazione o un’opera si riveli condizionata, o vietata, per il Piano paesaggistico e consentita, o auspicata, per gli altri strumenti di indirizzo generale.
Sono portato a presumere che tale attività sia stata compiuta nel corso della predisposizione del Piano paesaggistico, ciò nonostante è necessario che gli altri assessorati o servizi regionali formalizzino con puntualità la coerenza e compatibilità del Piano paesaggistico con la propria pianificazione settoriale, mettendo tutti nelle condizioni – in caso contrario – di risolvere in questa fase ogni eventuale contrasto o divergenza.”