
per tornare in Consiglio regionale e anche qui, in questo posto.
Un luogo che frequento ogni mattina dell’anno, a contatto con le persone, i loro problemi e le possibili soluzioni.
Un angolo di strada impegnativo e spesso commovente, come lo sono le cose utili a ricordarmi sempre da dove vengo e chi mi manda.
Mi candido per completare le opere avviate e portate avanti anche quando potevano sembrare solo sogni; ma non c’è mai stato niente d’importante che prima di realizzarsi non sia stata una chimera.
Mi candido per accompagnare la crescita delle cose già realizzate, su cui ho speso tutta l’energia che potevo e che meritano di essere potenziate o ingrandite.
Mi candido per riprovare a fare ciò in cui ho fallito, e purtroppo non tanto perché le idee fossero sbagliate ma per la pigrizia con cui spesso si accolgono i cambiamenti e le novità.
Mi candido pensando che c’è sempre qualcosa di nuovo da fare o proporre, perché sin da ragazzo ho imparato che il metodo per progredire consiste nella volontà e nel duro lavoro, e che con questi ingredienti non c’è nulla di umano che non si possa realizzare.
Mi candido per tutto questo, ma soprattutto per poter leggere ancora per un po’, negli occhi di chi incontro, quel sorriso di complicità che sancisce la forza dei fatti realizzati, mettendo a tacere le parole amare di chi, per pregiudizio, preferiva non crederci, se non addirittura ostacolare.
Mi candido dunque per raccontare ancora una volta una storia vera, fatta di vittorie e sconfitte, di sguardi rivolti al futuro e incomprensioni. Tutto fatto, in ogni caso, con quel pizzico di allegria che abbatte il malumore e rende la vita una festa.
Non devo inventare buoni propositi per convincere a sostenermi, perché sono visibili sia i fatti che il mio piacere di vivere a contatto con le persone.
Ecco perché mi candido.
E un giorno, quando tutto sarà finito, spero di poter pensare a questi anni e a questi giorni con il cuore troppo piccolo per contenere la gratitudine e troppo grande per poterlo far battere soltanto per me.
Grazie a tutti, come sempre.
