Dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati.
“Sull’autonomia differenziata il presidente Emiliano sta provando a evitare il dibattito in Consiglio regionale perché disprezza sia le regole stringenti della democrazia, sia i luoghi dove ci sono gruppi politici, in particolare il PD, impegnati a correggere i suoi errori, a far emergere le sue contraddizioni e a ridimensionare le sue prolusioni fiume fatte di tutto e il suo contrario: un giorno ‘no’ all’autonomia, un giorno ‘sì’ e un altro giorno ‘ni’. Come su una giostra.
E per non rispettare le regole esigenti del contraddittorio democratico, decide di espropriare il Consiglio regionale, con la complicità della Presidente Capone e utilizzando la buona fede degli invitati, in un incontro che ha avuto come adempimento finale non un voto democratico, ossia ciò che lui teme, ma l’ascolto silenzioso del suo pensiero. Ed è questo il motivo per cui la stragrande maggioranza dei Consiglieri regionali hanno disertato.
Il gruppo PD, invece, sia nella scorsa che in questa legislatura ha espresso un pensiero più coerente e lineare di quello del presidente Emiliano, consistente nella massima contrarietà al progetto di autonomia differenziata, poiché funzionale al peggioramento della condizione dell’Italia nella sua appartenenza all’unione europea. L’autonomia differenziata è una contraddizione rispetto al processo di integrazione politica dell’Europa, che per essere raggiunta ha invece bisogno di ridurre gli ambiti di autonomia e in particolare nei settori più sensibili per la vita delle persone. La nostra opinione di pugliesi, dunque, dovrebbe essere contraria per forte caratterizzazione europeista e meridionalista, spiegando alle regioni del nord che ogni maggiore autonomia peggiora la nostra condizione e ci trasforma in due sud.”