Dichiarazione dei Consiglieri regionali Fabiano Amati, Ruggiero Mennea, Michele Mazzarano e Antonio Tutolo.
“Ancora nulla sulla convocazione del Consiglio regionale per l’esame della riforma Arpal, come se il problema fosse la candidatura alle elezioni del DG e non la situazione terribile in cui è stata portata l’agenzia. Un menefreghismo e una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio regionale e delle sue funzioni, purtroppo avallato anche dalla Presidente Loredana Capone, in grado di nascondere diffuse complicità.
E su tutto questo emerge il gruppo consiliare del PD, assediato però dal silenzio degli altri partiti, compresi quelli dell’opposizione.
Il silenzio di Raffaele Fitto: ma si può capire perché i consiglieri regionali dell’opposizione, entrati in Consiglio a sostegno della sua candidatura a presidente, non sostengono la nostra proposta di convocare il Consiglio regionale ed esaminare la proposta di legge di riforma di Arpal? Cosa c’è dietro?
Il silenzio di Giuseppe Conte: ma si può sapere perché i consiglieri Cinquestelle non si associano a noi per sostenere la battaglia? Paura di perdere la poltrona?
Il silenzio di Carlo Calenda: perché non dice qualche parola per incitare la riforma Arpal e smetterla di osservare tante coincidenze tra assunzioni e appartenenze politiche?
Il silenzio di Matteo Renzi: in nome di cosa dobbiamo frustrare la necessità di una pubblica amministrazione improntata al buon andamento?
Insomma, se non ci sono buoni motivi per tanto silenzio, siamo costretti ad osservare un trasversalismo indegno di un Paese normale”.