“Si alle infrastrutture energetiche a partire dal gas”
Assemblea provinciale di Azione Brindisi domattina alle 9,30 a Palazzo Nervegna.
L’assemblea è aperta agli iscritti e a chiunque lo desideri, si legge in una nota:
“Vogliamo far nascere in Puglia un partito chiaro nell’individuazione dei problemi e schietto sulle proposte di soluzione.
Un partito privo di paure nell’assunzione delle decisioni, e quindi di governo soprattutto sugli argomenti più scomodi e di più grande dolore. E domani l’assemblea provinciale brindisina sarà anch’essa chiamata a discutere, emendare, adattare alla singola realtà territoriale e approvare, un documento politico e programmatico. E allora Il documento sarà la base su cui si avvierà il percorso congressuale e di adesione ad Azione”
chiediamo al commissario regionale Fabiano Amati: andiamo al sodo.
A chi vi rivolgete?
“A chi crede nel progresso di Brindisi attraverso i Si-con-ragione e contro i No-a-tutto. Dobbiamo trasformarci in porta del Mediterraneo ma non solo per la giusta solidarietà ma pure per merci e servizi”.
Quali merci, quali servizi?
“Brindisi è una città in cui si può fare tutto, tranne una pista da sci. Quindi un chiaro Si alle infrastrutture energetiche, a partire dal gas, con serbatoi o rigassificatore offshore, poiché abbiamo dato moltissimo sugli investimenti dannosi e non si capirebbe perché oggi non dovremmo essere risarciti con investimenti produttivi puliti, accordati con la prosperità e funzionali alla pace. Un chiaro Si alle rinnovabili, a terra o a mare, nel rispetto delle norme vigenti e non inseguendo suggestioni paesologiche dirette a continuare con una produzione energetica inquinante e insalubre. Insomma in questo settore i No-a-tutto sono i rappresentanti di commercio, in buona o mala fede, dell’inquinamento, della malattia e della povertà.
E oltre l’energia?
“Il recupero del patrimonio edilizio esistente con volume triepremiale o con attuazione e adozione di Piani di recupero di zone degradate, in particolare le contrade. Su questi argomenti bisogna contrastare i narcisisti etici, avrebbe detto Franco Cassano, ossia quelle persone che dal caldo della loro condizione fortunata giudicano gli altri e i più poveri con supponenza e non riconoscendo le leggi dello Stato, comprese quelle sui condoni”.
Molti pensano a Brindisi turistica. È possibile?
È possibile alla condizione che per turismo s’intenda un imponente processo industriale, da accordare con l’incanto ambientale, e non una semplice contemplazione di sole, mare e vento, con una bella schitarrata al chiar di luna. Turismo significa, quindi, strutture ricettive di alta gamma, magari con campi da golf irrigati con i reflui di depurazione affinati, ma in questo senso non mi pare che il procedimento per il PUG di Brindisi si rivolga in tal senso”.
E la sanità? Questo è il più grave problema avvertito dai cittadini. Non crede?
“È tanto grave che sto combattendo per DH di oncoematologia e ho proposto, ottenendola, la conversione del “Di Summa” in PTA e Ospedale di comunità, così da alleggerire il peso dell’assistenza territoriale sul “Perrino”, che invece dovrebbe svolgere la funzione di ospedale regionale. Su questi punti, assieme al problema delle liste d’attesa, un’amministrazione lo cale e partiti rispettabili hanno il dovere di tenere accesa l’attenzione in ogni momento, piuttosto che regalare silenzi imbarazzanti per non disturbare i manovratori”.
Ma perché questo si può fare solo in Azione?
“Perché gli altri partiti riformisti non amano le parole schiette, chiare e quando si trovano costretti a dover dire qualcosa se la danno a gambe…”
Sta parlando del Pd?
“In particolare del Pd. Il partito in cui non si dice o fa una sola cosa chiara. Preferiscono galleggiare per non di spiacere o mantenere i posti di potere, senza accorgersi che gallegiare è il preludio dell’affondare. Da noi venga quindi solo chi ha spirito d’iniziativa e parole chiare su tutto, comprese quelle in favore degli impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, ridurre le tasse dei cittadini e chiudere le inquinanti discariche. Chi è contro gli impianti è un sostenitore anche in buona fede delle discariche. Venga chi vuole fare un partito popolare e di massa, in grado di occuparsi della maggioranza delle persone e soprattutto di chi se la passa peggio, ma non a parole ma con i fatti e facendo un esempio per Brindisi accettando i contributi Snam per le urbanizzazioni delle contrade ove migliaia di persone vivono senza fogna, strade e luci”.
Un imponente programma amministrativo. Sta per assecondare quelli che pensano a lei come candidato sindaco?
“L’ipotesi avrebbe il vantaggio di passare da un sindaco proveniente da Trani, che con i suoi No avvantaggia di fatto la produttività barese, a un sindaco nato nella nostra provincia e quindi più vicino e attento con i suoi Si ragionevoli. Ma Brindisi, questa bellissima città, ha il diritto di poter provare a scommettere, ancora una volta, su un suo figlio naturale e non con un adottivo come me, impegnato a dare mano più per riconoscenza filiale che per ambizione”.
E quindi che si fa alle prossime amministrative per Brindisi?
“Sono impegnato a trovare un candidato alternativo a Rossi. con una coalizione di salute amministrativa a sostegno, in questo contemplando l’ovvia onestà che dovrebbe riguardare tutti i politici e la più difficile strada di utilizzare la prova scientifica per immettere nella produzione e nella vita le migliori tecnologie. Certo, se il Pd facesse rapidamente cio che si dice stia per fare, ossia scaricare Rossi, si potrebbe fare anche un ragionamento comune aperto a chi ci sta, per il bene di Brindisi e per recuperare cinque anni persi.
Staremo a vedere”.